Pompeïa

Pompei, un tempo città sepolta sotto le ceneri del destino, evoca lo splendore radioso di Roma nel pieno della sua magnificenza. Pompeïa, una fragranza composta come raffinato omaggio a questa città scomparsa, unisce fiori e frutti in una danza segreta, all’ombra di antiche divinità. Questo sogno olfattivo è nato dall’incontro di due menti illuminate: Jacques Rouché, stimato direttore della Maison L.T. PIVER e dell’Opera di Parigi — riconosciuto come il salvatore dell’Opera di Parigi e insignito della Legion d’Onore per i suoi talenti artistici e industriali — e George Darzens, geniale profumiere. Entrambi, ispirati dalle scoperte riportate alla luce dalle ceneri di Pompei, hanno creato una fragranza che riflette l’opulenza dell’antichità: ricca, raffinata e di incantevole complessità. Il profumo si apre con il bagliore solare dell’arancia, ravvivato da un soffio speziato di pepe rosa. Poi la fragranza si adagia in un cuore voluttuoso, dominato dalla pesca succosa e vellutata, in dialogo con l’ylang-ylang solare, come un frutto maturo raccolto nell’ora dorata. Un filo di zafferano richiama gli unguenti preziosi dell’Antichità. Infine, il fondo si radica: il muschio di quercia avvolge un sottile cuoio scamosciato, ammorbidito dal patchouli, offrendo a questa composizione una base chypré, nobile e duratura. In Pompeïa c’è una sensualità discreta, una ricchezza domata, una femminilità antica reinterpretata dall’eleganza francese. Questo profumo sprigiona la grazia di un passato ritrovato e la promessa di un presente che non teme di abbracciare il mistero.